ASPETTANDO TE

Attendo avida il tuo ritorno
immaginando il buio
raggi di sole velati dietro le stelle

Ma non passano gli attimi
quando attendo te
e mi perdo nell’oblio
di un orologio a bordo di un veliero
che tranquillo solca il mare
al passo di danza di mite ballerina

Che fretta c’è quando all’orizzonte niente
quando calma piatta appiattisce ogni paura
quando musica e passi duettano pacati

Tutto cambia
quando si arrende il veliero
tra guizzi improvvisi e tumulti vessanti
onde solenni di accigliato mare
danzatrice senza più simmetria

Fisso un orologio da sprazzi frantumato
in un vetro spaccato è fermo il tempo sconfitto
cessato per sempre ogni suo battito
tra impronte di lancette ferite
che ormai non avanzano più